Cammino di San Cristoforo – Friuli

Un territorio caratterizzato da paesaggi di rara originalità e bellezza. Lungo il tracciato si alternano scenari naturali talvolta incontaminati, centri storici e borghi suggestivi. Castelli e fortificazioni sono presenti lungo tutta la fascia pedemontana. Uno splendido cammino dedicato a San Cristoforo venerato come Santo dalla Chiesa Cattolica e dalla Chiesa Ortodossa.

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TREKKING IN FRIULI OCCIDENTALE

Sportravelit vi consiglia uno spettacolare trekking in Friuli Occidentale, ai piedi delle Dolomiti friulane: il Cammino di San Cristoforo. E’ un cammino adatto a tutti, dalle camminatrici e dai camminatori più esperti a quanti per la prima volta si avvicinano a questa esperienza di vacanza. Come simbolo di rappresentazione abbiamo scelto San Cristoforo, figura affascinante e discussa, ritratta nell’iconografia tradizionale ortodossa come guerriero dalla testa di cane, associata ai calori della canicola. “Mandi” sarà probabilmente una parola che si sentirà pronunciare spesso lungo il nostro Cammino; deriva dal latino e significa ti accompagni il Signore (mana deus) lungo questo Trekking in Friuli.

Pacchetto base  (Min 6 pax):

  • 6 pernottamenti in agriturismo/hotel 3 stelle/ B&B con prima colazione;
  • 6 pranzi al sacco,
  • 3 cene (bevande escluse);
  • Incontro di benvenuto;
  • Accompagnatore;
  • Biglietto treno da Forlì a Ravenna;
  • Trasporto bagagli;
  • Tassa di soggiorno

 

Servizi a richiesta:

  • Supplemento camera singola;
  • Trasporto al punto di partenza e/o dal punto di fine del tour;
  • Assicurazione medico/bagaglio

Dettagli Tour

Descrizione dell’itinerario: Il tracciato si sviluppa su sentieri di facile percorribilità, su segmenti di piste ciclabili e strade secondarie. Il tratto friulano attraversa i comuni di Pordenone, Cordenons, San Quirino, Vivaro, Vajont, Caneva, Polcenigo, Budoia, Aviano, Montereale Valcellina, Maniago, Frisanco, Meduno, Tramonti di Sotto, Travesio, Castelnovo del Friuli, Clauzetto, Vito D’Asio, Pinzano al Tagliamento (dove, per un tratto, si sovrappone alla “Romea Strata-Allemagna”), Spilimbergo, Sequals, Arba, Cavasso Nuovo, Fanna.

Livello: Medio

Distanza media giornaliera: 35-40km

Distanza totale: 300 km

Tappa 01 Stevenà – Aviano

Caratteristica principale del tratto Stevenà – Aviano, è il paesaggio collinare. Sono qui presenti 2 aree di particolare interesse naturalistico. Il sito Unesco del Palù del Livenza, ritenuto uno fra i più antichi siti palafitticoli dell’Italia settentrionale, e il Parco Rurale Naturalistico di San Floriano di Polcenigo, in cui ci si addentra uscendo dal Palù. Il parco si estende sul colle di San Floriano coniugando mirabilmente l’attività di recupero e valorizzazione di varietà ortofrutticole locali e di razze animali.
Lungo questo tratto di Cammino sono presenti testimonianze di storia ed arte, importanti per il territorio e interessanti per il camminatore. A Stevenà la chiesa Santuario della Madonna del Persego si lega a tradizioni di culto popolare, a Caneva il “castello” domina il paese, la chiesa della Santissima Trinità, maestosa nel suo tratto architettonico. A Polcenigo (iscritto nella lista dei Borghi più belli d’Italia) il castello si affaccia sul borgo antico. Infine nei pressi di Aviano si incontra l’antico e suggestivo borgo di “Castello di Aviano”, con le sue tre chiese dedicate a Santa Giuliana, San Gregorio e Santa Maria e Giuliana. Km: 34,6.

Tappa 02 Aviano – Maniago

Lasciato alle spalle il centro di Aviano con il suo Duomo – dedicato a San Zenone, ricco di apprezzabili opere pittoriche – il Cammino prosegue lungo l’incantevole tratto, interamente panoramico sulla pianura, che da colle San Giorgio, ove si staglia la piccola pieve omonima (oggi sconsacrata), attraversa il bosco lungo un agevole sentiero per raggiungere il Santuario della Madonna del Monte.
Proseguendo verso Maniago il paesaggio presenta le tipicità delle aree di cerniera tra Prealpi Carniche e pianura, dove boschi e campi coltivati si alternano, contendendosi gli spazi, in particolare sulle colline di Grizzo e Giais.
Alle porte di Maniago di grande suggestione è la chiesetta del Pater Noster “della Fontanutis” meta di preghiera popolare per i maniaghesi. Si giunge quindi a Maniago “Città del coltello” per l’antica arte fabbrile che vi si è sviluppata nei secoli e che tuttora rappresenta una rilevante attività industriale e artigianale, di cui è conserva testimonianza nel locale Museo dell’Arte fabbrile e delle coltellerie. Km: 35,3.

Tappa 03 Maniago – Meduno

All’uscita di Maniago il Cammino si dirige verso nord, imbocca la Val Colvera fiancheggiando l’omonimo torrente e la percorre sino a raggiungere Poffabro, piccolo centro abitato caratterizzato da tipiche abitazioni in pietra con ballatoi in legno considerato fra i “Borghi più belli d’Italia”.
Superato poi Frisanco, il Cammino prosegue inoltratosi nel bosco lungo il sentiero Frassati in direzione del Santuario della Madonna della Stangada e località Valdestali da cui il panorama spazia sulla pianura Veneto-Friulana. Il Cammino raggiunge il ponte sulla parte alta del torrente Meduna (altro gradevole punto panoramico sull’asta del torrente), superato il quale si è già prossimi al centro abitato di Meduno. Km: 18,0.

Tappa 4 Meduno – Clauzetto

Il tratto che da Meduno porta a Clauzetto, dapprima si sviluppa in un paesaggio con alternanza di boschi e aree coltivate, mentre nella seconda parte si inoltra nella Val Cosa tra boschi cedui di latifoglie miste. Il Cammino prosegue raggiungendo Toppo, uno dei Borghi più belli d’Italia, che costituisce un bell’esempio di architettura urbana, dominato dal castello medievale.
A Travesio, si può apprezzare la Pieve di San Pietro Apostolo, contenente affreschi del Pordenone e sculture del Pilacorte. Il percorso arriva a Clauzetto, posto a 550 metri di altitudine e definito “il balcone del Friuli” per la posizione e per le vedute di cui gode. La sua chiesa parrocchiale, dedicata a San Giacomo, sin dalla metà del secolo XVIII era meta di pellegrinaggi. I pellegrini vi si recavano per pregare al cospetto della reliquia del Sangue di Gesù Cristo, alla quale venivano riconosciuti poteri miracolosi. Km: 23,8.

Tappa 5 Clauzetto – Spilimbergo

Lasciato alle spalle Clauzetto, il tracciato si addentra nel bosco di latifoglie e sorprende il camminatore incontrando la suggestiva Pieve di San Martino d’Asio, sovrastata dal Monte Pala. Procedendo raggiunge Vito d’Asio e quindi Anduins, sito note per le fonti solforose, attraversando aree particolarmente amene dagli scorci improvvisi e intensi sul Tagliamento. La tappa si conclude a Spilimbergo città medievale di indiscusso fascino ed eleganza. Qui la scuola di mosaico, famosa in tutto il mondo le ha attribuito, a pieno titolo, l’appellativo di “città del mosaico”. Km: 28,3.

Tappa 6 Spilimbergo – Maniago

l tratto che da Spilimbergo riporta a Maniago propone a viandanti e pellegrini paesaggi prevalentemente agricoli, con presenza di boschi cedui sulle colline. Siti di particolare interesse naturalistico e paesaggistico affiancano o attraversano il Cammino in più punti, soprattutto in corrispondenza dei vari corsi d’acqua – Tagliamento, Cosa, Meduna, Colvera. Ciò che motiva maggiormente a percorrere questo segmento del Cammino è senz’altro la straordinaria concentrazione di capolavori architettonici ed artistici in esso presenti. Km: 49,5.

Tappa 7 Pordenone – Cordenons – Maniago

L’itinerario collega la città di Pordenone a Maniago. Ha inizio nella frazione di Villanova, prosegue entrando nel cuore della città in riva al Noncello, toccandone alcuni degli elementi più significativi: la Concattedrale e altri edifici di culto, eccezionali esempi di archeologia industriale, parchi e laghetti cittadini. Sale verso nord visitando San Leonardo Valcellina e Vajont, nuovo centro abitato costruito in seguito al disastro del Vajont. Prosegue sino a Maniago Libero, in prossimità della chiesa di San Vigilio. Km: 38,8.

Tappa 8 Pordenone – Cordenons – Spilimbergo

L’itinerario collega la città di Pordenone alla città del mosaico, Spilimbergo, attraversando l’area compresa fra il Cellina e il Meduna, entrando dunque nel cuore dei magredi, prati magri e aridi che per l’elevata estensione e biodiversità non hanno uguali in tutta l’Italia. Il tracciato attraversa l’area SIC del Cellina sino a Vivaro, abitato rurale, con costruzioni in sasso a vista. Km: 48,6.

 

 

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